LINGUIST List 36.752

Sat Mar 01 2025

Confs: L'insegnamento delle lingue minoritarie in contesti educativi: Pratiche, problemi, prospettive (Italy)

Editor for this issue: Erin Steitz <ensteitzlinguistlist.org>



Date: 01-Mar-2025
From: Marco Forlano <marco.forlanounipv.it>
Subject: L'insegnamento delle lingue minoritarie in contesti educativi: Pratiche, problemi, prospettive
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L'insegnamento delle lingue minoritarie in contesti educativi: Pratiche, problemi, prospettive

Date: 11-Sep-2025 - 13-Sep-2025
Location: L'Aquila, Italy
Contact: Ilaria Fiorentini
Contact Email: [email protected]
Meeting URL: https://sites.google.com/view/sli-2025

Linguistic Field(s): Applied Linguistics; General Linguistics; Language Acquisition; Language Documentation; Sociolinguistics

Il presente workshop si propone di approfondire gli aspetti teorici e pratici relativi all’insegnamento delle lingue minoritarie in contesti educativi, con particolare attenzione alla situazione italiana. Come è noto, la legge 482/1999 ha permesso l’introduzione delle lingue di minoranza storiche nel sistema educativo italiano, favorendone l’utilizzo sia come materie di insegnamento, sia come lingue veicolari per la didattica. Questo intervento legislativo ha avuto come conseguenza più evidente l'associazione delle lingue minoritarie a un contesto istituzionale da cui erano state tradizionalmente escluse e stigmatizzate. Se, da un lato, ciò ha contribuito ad aumentarne il prestigio apertamente riconosciuto, dall’altro ne ha potenzialmente ridotto il prestigio coperto, in quanto queste lingue tendono a perdere il ruolo di codici utilizzati (anche) in opposizione all’autorità scolastica e alle istituzioni (Iannàccaro 2010). In alcuni casi, l’insegnamento delle lingue minoritarie è stato fortemente ancorato alla cultura locale e materiale, con il conseguente rischio che esse venissero percepite come appartenenti al passato (Marra 2007). Anche per contrastare tali aspetti problematici, sono stati introdotti approcci educativi miranti ad associare le lingue minoritarie a domini moderni come la tecnologia (Marra 2021, Schiavi Fachin 2003), che considerano le lingue minoritarie non già come entità astratte, ma come parte integrante di repertori plurilingui complessi e in costante evoluzione (Verra 2020).

È altresì importante ricordare che l’inserimento delle lingue di minoranza nel contesto educativo ha attribuito alle singole scuole, e talvolta ai singoli docenti, la responsabilità di decidere come insegnare tali lingue. Di conseguenza, sono state adottate metodologie non uniformi per la formazione degli insegnanti, la preparazione di progetti educativi e la produzione di materiali didattici (Luise & Vicario 2021). Se, da un lato, la produzione di materiali didattici ha permesso alle lingue minoritarie di essere associate a nuovi domini scritti, dall’altro l’uso di materiali autoprodotti e non standardizzati può accrescere la percezione di un divario rispetto alle lingue dominanti, con un impatto negativo sul loro prestigio (Fiorentini & Iannàccaro 2021). Un’altra sfida cruciale in questo senso riguarda la scelta della varietà linguistica da insegnare: in assenza di una varietà standard consolidata, le singole scuole hanno variamente adottato varietà locali, creato uno standard proprio o adottato standard sviluppati altrove (Videsott 2011; Lai 2017; Zanello 2021).

Alla luce dei problemi delineati, i contributi al workshop potranno riguardare, tra gli altri, i seguenti aspetti:
• Valutazione delle politiche per l’inclusione delle lingue minoritarie nel contesto educativo, anche in una prospettiva comparativa tra vari contesti, e degli approcci didattici seguiti;
• Difficoltà connesse all’acquisizione di strutture lessicali, sintattiche e pragmatico-discorsive complesse della lingua minoritaria e alla gestione delle diverse competenze degli alunni, anche rispetto alla prospettiva dei new speakers;
• Difficoltà connesse allo standard linguistico da insegnare, al rapporto tra norma e variazione, e al ruolo del contatto linguistico;
• Analisi di come le “altre” lingue (ossia le lingue standard di contatto, ma anche “nuove” lingue, come quelle immigrate) possono entrare a far parte dei processi di insegnamento della lingua minoritaria, valorizzando il multilinguismo;
• Analisi del ruolo del ruolo assunto dal patrimonio culturale, geografico e storico nell’insegnamento della lingua minoritaria e, viceversa, del possibile impatto
dell’insegnamento della lingua minoritaria sul territorio;
• Analisi dei materiali didattici utilizzati per l’insegnamento delle lingue minoritarie, con attenzione anche alle abilità privilegiate dai materiali stessi (ascoltare, leggere, parlare, scrivere);
• Atteggiamenti dei discenti verso la lingua minoritaria e il suo insegnamento, e il loro impatto nel processo didattico;
• Analisi dei bisogni formativi specifici dei discenti in relazione all’apprendimento delle lingue minoritarie;
• Prospettive ed esperienze concrete di introduzione a scuole delle lingue minoritarie non tutelate dalla legge 482/1999.

Lingua dei lavori
Italiano

Invio delle proposte, tempi e modi per la selezione
Le proposte di contributo (in italiano) dovranno essere inviate in formato .pdf e .docx entro il 3 marzo 2025 a [email protected]. L’email dovrà avere come oggetto “Proposta workshop SLI 2025 – Insegnamento delle lingue minoritarie”. Le proposte non dovranno superare le 500 parole (tabelle e bibliografia esclusa) e dovranno riportare la descrizione delle domande di ricerca, del quadro teorico di riferimento, del metodo di indagine e dei dati, nonché l’indicazione dei risultati ottenuti (o attesi). Si raccomanda di non indicare i propri nomi nel file della proposta, poiché queste verranno sottoposte a un processo di revisione anonima. Il Comitato Scientifico notificherà l’esito della valutazione della loro proposta entro il 31 marzo 2025.

Si ricorda che tutte le relatrici e tutti i relatori al momento d’inizio del workshop dovranno essere socie/soci della SLI in regola con il pagamento delle quote.




Page Updated: 01-Mar-2025


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